Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.— Anthony Burgess
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.
La violenza tra i giovani è un aspetto del loro desiderio di creare. Non sanno come usare la loro energia in modo creativo, così si comportano diversamente e distruggono ogni cosa.
Gli esseri umani sono accumuli di energia, masse di acetone in forma di carne, ed è più facile concentrare questa energia per distruggere, dato che creare è così difficile visto che richiede cervello e immaginazione.
Essere buoni può non essere affatto bello [...] Essere buoni può essere orribile. [...] Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? Un uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo cui è stato imposto il bene?
L'arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.
I genitori che si servono abitualmente ed a lungo della televisione come una specie di bambinaia elettronica, abdicano al ruolo di primari educatori dei propri figli.
La televisione è un passatempo familiare. Qualcosa come i concerti della Scuola Domenicale, con regolari iniezioni di cultura.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
La televisione è meglio del cinema. Sai sempre dov'è la toilette.
La televisione riempie molte solitudini.
La tv vive di cinema, ma il cinema muore di tv.
Non è la tv a essere pericolosa, ma il ruolo che le affidiamo.
La televisione è come la storia: c'è chi la fa e chi la subisce.
La televisione è sensuale come le calze a rete.
In tv ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.