La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Quel che proviamo quando siamo innamorati è forse la nostra condizione normale. L'amore mostra quale dovrebbe essere l'uomo.
La fede trasporta le montagne.
Occupazioni inutili e conversazioni sempre uguali si portano via la parte migliore del tempo, le forze migliori, e alla fine rimane una vita mutila, senz'ali, una nullità dalla quale non si può fuggire, evadere, come se si fosse in un manicomio o in una squadra di condannati ai lavori forzati!
Per esser felici come un bambino o come un cane, non c'è che da essere innocenti come il bambino; o, come il cane, incapaci di peccato. Esser buoni, insomma.
Non credere, amico mio, che l'uomo sia capace di sentire tanta felicità quanta ne può concepire; c'è nel desiderio e nell'immaginazione meno forza che nella sensibilità.
La vera felicità ti viene da dentro. Nessuno può regalartela.
La felicità non consiste nell'acquistare e godere ma nel non desiderare nulla, perché consiste nell'essere liberi.
Felicità è un'ombra che subito precipita.
La felicità raduna, il dolore riunisce.
Lavora come se non avessi bisogno dei soldi ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire balla come se nessuno ti stesse guardando canta come se nessuno ti stesse sentendo.
Ho sempre creduto che ogni uomo fa la propria felicità ed è responsabile per i propri problemi.
La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.