La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata.
L'onore non si può togliere, si può solo perdere.
Quel che proviamo quando siamo innamorati è forse la nostra condizione normale. L'amore mostra quale dovrebbe essere l'uomo.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Un matrimonio felice può esistere solo fra un marito sordo e una moglie cieca.
Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.
La vera felicità è l'illusione di raggiungerla.
Chi non si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto.
Credersi felice vuol dire esserlo; credersi infelice significa press'a poco diventarlo.
Alla fin fine, la via più semplice per essere felici è fare il bene.
La felicità? Basta non badarci per vivere meglio.
La vera felicità dell'uomo sta nell'accontentarsi. Chi sia insoddisfatto, per quanto possieda, diventa schiavo dei suoi desideri.
Poche persone riescono a essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.
Non vedo felicità di cui, perché sia, non tocchi contentarsi.