Nella vita coniugale, l'essenziale, è la pazienza. Non l'amore: la pazienza!— Anton Čechov
Nella vita coniugale, l'essenziale, è la pazienza. Non l'amore: la pazienza!
Nell'assoluta indifferenza verso la vita e la morte di ognuno di noi, si cela forse il pegno della nostra salvezza eterna, dell'incessante moto della vita sulla terra, dell'ininterrotta perfezione.
L'esistenza di ognuno si regge sul mistero.
I colpevoli, per mancanza di prove, stanno per intanto sotto chiave, ma conto di metterli fuori entro una settimana circa. Per ignoranza han trasgredito gli ordini!
Solo ai villeggianti Iddio ha dato la facoltà d'intendere le bellezze della natura, la restante umanità invece, per quanto riguarda queste bellezze, ristagna nella più profonda ignoranza.
La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra.
Il matrimonio assomiglia a un paio di cesoie, così unite che non possono essere separate, che spesso si muovono in direzioni opposte, ma che sono sempre malefiche per chi si mette in mezzo.
Il matrimonio, così per l'uomo come per la donna, può essere un approdo o un naufragio. Il curioso si è, che lo sanno dopo, che cosa è stato.
Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame comprasse un ristorante.
Tutti i matrimoni sono pericolosi.
Gli uomini sposano non perché vogliono ammogliarsi; ma perché le donne vogliono maritarsi.
Un matrimonio è raramente ragionevole ma un divorzio lo è sempre: ci si conosce già.
Andando infinite anime di quelli miseri mortali, che nella disgratia di Dio morivano, all'inferno, tucte o la maggior parte si dolevono, non per altro, che per havere preso moglie essersi a tanta infelicità condotte.
I curati si consolano di non essere sposati, quando ascoltano le confessioni delle donne.
Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea reciprocamente.
È meglio sposarsi che ardere.