La vita è senza dubbio un romanzo: si tratta di decidere se scriverlo o viverlo.
Rimuginare su una vita troncata... è già una forma di suicidio... come tante altre.
Spogliare una donna è come aprire un regalo: il bello sta nello scartare.
Un eccessivo orgoglio può spegnere anche la più legittima gelosia.
Solo chi ricerca, e sente che deve farlo, ha in uggia dogmi e ideologie, non si rassegna a verità codificate, già impacchettate e pronte per il commercio di anime.
Passo dopo passo si coglie la crescita, che si attua sempre in ossequio alla decisa legge del destino, sfruttando le occasioni di nascita e di visione che la dea madre sempre benevola offre.
È un viaggio inutile come tutti i viaggi della vita e come la vita stessa, si diceva, ma bisogna farlo per illudersi, per credere a qualcosa, altrimenti è finita.
Non siamo capaci di capire meglio la vita a quaranta anni che a venti, ma almeno lo sappiamo e lo ammettiamo.
Tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente.
La vita è una cosa troppo importante per parlarne seriamente.
La vita è una brutta istituzione di non so chi. Non dura nulla e non vale nulla. Ci si rompe il collo a vivere.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.
Finché l'uomo resta un animale, vive per il combattimento, a spese degli altri, teme e odia il prossimo. La vita, quindi, è guerra.
La vita bene spesa lunga è.
La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta.
La danza è un tentativo molto rozzo di penetrare nel ritmo della vita.
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