Ogni stato è una dittatura.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza.
Ci vorrà pazienza ed io pazienza ne posseggo a tonnellate, a vagoni, a case.
La maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia.
La mia praticità consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro.
La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore.
È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.
Se volete combattere i dittatori, cominciate col primo: Dio!
Fin quando ci saranno delle dittature, non avrò il coraggio di criticare una democrazia.
Le dittature sono due: quella della libertà e quella dell'autorità.
Dittatore. Capo di una nazione che preferisce la pestilenza del dispotismo alla peste dell'anarchia.
Sono i dittatori che propongono soluzioni esaltanti e semplici per risolvere i mali del mondo.
Una concezione del mondo, non essendo mai disposta a fare a metà con un'altra, non può essere disposta a collaborare con un regime che essa condanna; ma sente il dovere di combattere questo regime e tutto il mondo d'idee degli avversari, con ogni mezzo, e di apprestarne il crollo.
L'equivalente politico di una teoria scientifica o di un sistema filosofico compiuto è la dittatura totalitaria.