Le dittature sono due: quella della libertà e quella dell'autorità.— Leo Longanesi
Le dittature sono due: quella della libertà e quella dell'autorità.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Chiamo al telefono D. dopo molti sforzi per non farlo. Odo la sua voce bassa, cupa. Stacco il ricevitore. E' come se avessi preso un fernet. L'antipatia che ho per lui mi rinfranca.
Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
L'unione fa la viltà.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
Fin quando ci saranno delle dittature, non avrò il coraggio di criticare una democrazia.
Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice.
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire.
L'equivalente politico di una teoria scientifica o di un sistema filosofico compiuto è la dittatura totalitaria.
Dittatore. Capo di una nazione che preferisce la pestilenza del dispotismo alla peste dell'anarchia.
Ogni stato è una dittatura.
Una concezione del mondo, non essendo mai disposta a fare a metà con un'altra, non può essere disposta a collaborare con un regime che essa condanna; ma sente il dovere di combattere questo regime e tutto il mondo d'idee degli avversari, con ogni mezzo, e di apprestarne il crollo.
Se volete combattere i dittatori, cominciate col primo: Dio!
È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.
La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore.