È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.— Ernest Hemingway
È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.
Tutti uccidono tutti gli altri in un modo o nell'altro.
A una certa età gli scrittori si trasformano in tante Vecchie Mamme Hubbard, le scrittrici in tante Giovanne d'Arco senza battaglie.
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.
Le dittature sono due: quella della libertà e quella dell'autorità.
Ogni stato è una dittatura.
Se volete combattere i dittatori, cominciate col primo: Dio!
I dittatori cavalcano avanti e indietro su tigri dalle quali non osano scendere. E le tigri diventano sempre più affamate.
Una concezione del mondo, non essendo mai disposta a fare a metà con un'altra, non può essere disposta a collaborare con un regime che essa condanna; ma sente il dovere di combattere questo regime e tutto il mondo d'idee degli avversari, con ogni mezzo, e di apprestarne il crollo.
La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore.
Fin quando ci saranno delle dittature, non avrò il coraggio di criticare una democrazia.
Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice.
Sono i dittatori che propongono soluzioni esaltanti e semplici per risolvere i mali del mondo.