Non si deve correre dietro al denaro; bisogna andargli incontro.
Non esistono amici o nemici, ma solo concorrenti.
Per avere successo, sii abbronzato, vai a vivere in un palazzo elegante (anche se abiti in cantina), fatti vedere nei ristoranti alla moda (anche se ti sorbisci una bibita), e, se chiedi un prestito, vacci giù pesante.
Non bisogna correre dietro ai soldi. Bisogna andar loro incontro.
Per avere successo, abbronzati, vivi in un palazzo elegante (anche se abiti in cantina), fatti vedere nei ristoranti alla moda (anche se ti sorbisci una bibita), e se chiedi un prestito vai giù pesante.
Per aver successo in affari è necessario fare in modo che gli altri riescano a vedere le cose nel modo in cui le vedi tu.
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo fatti portar via con l'inganno: in cambio acquistiamo, in contanti, saggezza.
Il denaro è come un braccio o una gamba: o lo usi o lo perdi.
Adesso si vive dell'arte di spendere la lira che il prossimo ha in saccoccia.
Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
Le donne credono in cuor loro che l'uomo sia destinato a guadagnare denaro, esse, invece, a spenderlo.
In amore, il denaro compera tempo, luogo, intimità, comodità e un piccolo angolo dove stare soli.
La base de tuto.
Il denaro ha una sua "intrinseca" voracità. Ad un certo punto, sviluppa l'insana tendenza a mangiare se stesso, per nutrirsi e moltiplicarsi più rapidamente.
Chi ha i soldi naviga con vento sicuro.
L'elemosina dà solo al donatore l'impressione di fare qualcosa e chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi. Mendicare priva l'uomo della sua dignità, togliendoli l'incentivo a provvedere alle proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo.