La vita non è forse tutta patetica e inutile?
Raggiungiamo qualcosa, l'afferriamo. E alla fine, cosa ci resta in mano?
Un'ombra. O peggio che un'ombra l'infelicità.

Arthur Conan Doyle
0

La nostra interpretazione

In questa riflessione, Arthur Conan Doyle pone una domanda profonda e amara riguardante il significato della nostra esistenza. Suggerisce che le conquiste personali possono apparire insignificanti o addirittura dolorose quando si considera l'intero arco di vita. Il concetto espresso è quello dell'inutilità apparente delle nostre ambizioni e successi, sottolineando come questi possano ridursi a poco più che un’ombra nel contesto della nostra esistenza complessiva. L'autore allude anche al rischio implicito nell'aggrapparsi ai beni materiali o alle conquiste personali: se non si riesce ad afferrare qualcosa di veramente significativo, ciò può portare infelicità e insoddisfazione. Questa aforisma invita il lettore a considerare attentamente la natura delle sue aspirazioni e le conseguenze emotive del perseguimento di questi obiettivi.

Altre frasi di Arthur Conan Doyle

Tutte le frasi di Arthur Conan Doyle

Altre citazioni sugli stessi argomenti