Quando si è vecchi, si ha dinanzi a sé soltanto la morte, mentre quando si è giovani si ha davanti la vita; sennonché ci si può chiedere quale dei due casi sia il più inquietante, e se tutto sommato la vita non sia qualcosa che è meglio avere dietro di sé che davanti.

Arthur Schopenhauer
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La nostra interpretazione

L'aforisma di Arthur Schopenhauer solleva interrogativi profondamente filosofici su natura e significato della vita umana. Attraverso un confronto tra la giovinezza, carica di speranze per il futuro imminente, ed l'anzianità, che si trova ad affrontare le inevitabili vicende finali dell'esistenza, Schopenhauer invita a riflettere sul valore intrinseco della vita stessa. Questo pensiero non solo sottolinea la dualità del nostro rapporto con il tempo e l'incertezza che esso porta in sé, ma anche solleva una questione filosofica più ampia: se sia preferibile vivere nel dubbio di ciò che ci aspetta o accettare un passato compiuto. In questo modo, Schopenhauer invita il lettore a considerare la naturale ambiguità dell'esistenza umana e le sfide psicologiche ed esistenziali connesse al corso della vita.

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