La vita si osserva molto meglio da una finestra sola.
Continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.
C'è una sorta di soggezione verso chi ha perso ogni inibizione, verso chi può fare qualunque cosa.
La semplicità del comportamento, come la tranquillità e la buona volontà, l'enfatizzare le virtù più semplici, era parte di un disperato patto con gli dèi ed erano state raggiunte attraverso lotte inimmaginabili.
Aveva una magia nelle rosee palme, e guance accese in una bella fiamma, come il trepido rossore dei bimbi dopo il bagno freddo serale.
Quando si perde la capacità di vivere i propri miti, si perdono anche i propri dei.
La vita è misura, assidua misura sul ritmo della morte che incalza, della vita che sopraggiunge, dell'ombra che fugge il sole. Ogni volo altissimo non è che il punto sommo di una parabola.
Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza.
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita?
Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.
Accadono cose che sono come domande, passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde.
Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita con l'innocenza e l'entusiasmo dell'infanzia, non ci sarà più significato nel vivere.
Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
Crepita, la vita, brucia istanti feroci e negli occhi di chi passa anche solo a venti metri da lì non è che un'immagine come un'altra, senza suono e senza storia.
Tutta la vita è risolvere problemi.
La vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio.