Tutti i miserabili sono socievoli, sino a far pietà.— Arthur Schopenhauer
Tutti i miserabili sono socievoli, sino a far pietà.
Un pedante ignorante è la cosa più intollerabile sotto il sole.
L'uomo ordinario non si preoccupa di altro che di come passare il tempo, l'uomo di talento di come impiegarlo.
Se l'uomo fosse destinato a pensare, non avrebbe gli orecchi.
I piccoli infortuni che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi.
L'errore nasce sempre dalla tendenza dell'uomo a dedurre la causa dalla conseguenza.
Miserabile è chi non ha una donna che ne pianga la morte.
Ciò che fa grande la grandezza umana è che si riconosce miserabile; un albero non si riconosce miserabile. Riconoscersi miserabili significa dunque essere miserabili, ma riconoscersi miserabili significa essere grandi.
Il miserabile, ogni qual volta ha il tempo di pensare, si fa piccolo davanti alla legge e meschino davanti alla società; si getta bocconi, supplica e cerca di toccare il tasto della compassione. Si sente che sa d'aver torto.
I miserabili non hanno compassione, fanno del bene solo su dei forti princìpi di dovere.