L'aforisma di Audrey Hepburn suggerisce una prospettiva unica sulla natura della felicità, combinando aspetti sia fisiologici che psicologici. La parte relativa alla salute robusta evidenzia l'importanza fondamentale del benessere fisico nella costruzione di uno stato generale di soddisfazione e serenità personale. Allo stesso tempo, la rilevanza attribuita a una memoria breve suggerisce un approccio positivo alla vita che permette alle persone di non rimuginare sui problemi passati o futuri, concentrandosi piuttosto sul presente ed escludendo ciò che potrebbe portare allo stress e al disappunto. Questo doppio aspetto dell'aforisma invita a riflettere sulla necessità di un equilibrio tra la cura del corpo e dello spirito per raggiungere una vita più felice, promuovendo idee di resilienza mentale ed empatia verso se stessi. In questo senso, l'affermazione incarna non solo una filosofia personale della celebre attrice ma anche un invito a tutti coloro che la leggono ad abbracciare questa visione del benessere come qualcosa di complesso e multifacetto.