Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.— Audrey Hepburn
Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.
Chi non crede nei miracoli, non è un realista.
La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa né dall'aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi.
Le cose che ami di più, hai paura di prenderle.
Quando qualcuno mi scrive: vedendo uno dei tuoi film il mondo mi è sembrato meno negativo, io mi sento appagata.
Nel viaggio della vita non si danno strade in piano: sono tutte o salite o discese.
L'anno scorso ho passato 322 giorni in viaggio, ho volato per 350 mila miglia la luna ne dista 250 mila; le cose che tutti odiano del viaggiare per me sono confortanti reminescenze che sono a casa.
Sembra esserci nell'uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.
I turisti non sanno dove sono stati. Il viaggiatore non sa dove sta andando.
I nomadi non hanno storia, hanno solo geografia.
In Italia politica estera significa turismo a spese del governo.
E non c'è niente di più bello dell'istante che precede il viaggio, l'istante in cui l'orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.
E' meraviglioso che una generazione che si difende dal caldo con un condizionatore e dal freddo con il riscaldamento centralizzato, che viene alloggiata in alberghi immacolati, possa sentire il desiderio spirituale o fisico del viaggio.
Più i viaggi sono lontani, più si entra nel mondo.
In tibetano la definizione di "essere umano" è a-Go ba, "Viandante", "Chi fa migrazioni".