È un viaggio per viandanti pazienti, un libro.
Poiché la disperazione era un eccesso che non gli apparteneva, si chinò su quanto era rimasto della sua vita, e riiniziò a prendersene cura, con l'incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale.
Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio... Tutto quell'infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.
Chi ha visto la verità rimarrà per sempre inconsolabile.
C'era anche un perché, ma non me lo ricordo. Non si ricordano mai i perché.
Impara a respirare con le branchie Google!
Chi vuol vivere in pace vede, soffre e tace con pazienza.
Bisogna avere un cuore capace di pazientare; i grandi disegni si realizzano solo con molta pazienza e con molto tempo.
La speranza e la pazienza sono due rimedi sovrani per ogni cosa, i rifugi più sicuri, i cuscini più soffici su cui giacere nelle avversità.
Il miglior momento per tenere a freno la lingua è quando senti che devi dire qualcosa per non scoppiare.
La pazienza è il miglior rimedio per ogni guaio.
Le virtù cristiane della pazienza e della rassegnazione sono le massime virtù dell'imbecillità umana.
La pazienza ha i suoi limiti. Portala all'estremo, ed è codardia.
Sebbene la mia estesa esperienza come editore mi abbia portato a disdegnare i flashback, le anticipazioni e altri scaltri trucchetti, ritengo che se tu, mio caro lettore, riesci a prolungare la tua pazienza solo per un momento troverai che esiste un motivo per questo racconto di follia!
Pazienza, determinazione e soprattutto voglia di fare sacrifici: solo così si arriva in alto.
La pazienza è un requisito del successo... a meno che tu non riesca proprio ad aspettarlo... allora il tuo giardino del successo muore per mancanza di cure...