O ciel, sei bello quand'azzurro fulgi, E se d'orror ti cinge la tempesta.— Augusto Conti
O ciel, sei bello quand'azzurro fulgi, E se d'orror ti cinge la tempesta.
Credere che il pensiero, non imputabile civilmente, sia non imputabile moralmente, è grand'inganno; quasiché le stesse passioni che, secondate, tergono l'azione, non torgano l'opinione.
La moralità consiste nel rispettare le cose con la volontà, secondo il pregio ch'elle hanno.
Come a dir bugie costa fatica, ché la parola scorre dal pensiero e bisogna sviarla per forza, così a pensare il falso si sente fatica in noi, e trasparisce nel volto.
Se tutti gli enigmi sono risolti, le stelle si spengono. Se tutto il segreto è restituito al visibile, e più che al visibile, all'evidenza oscena, se ogni illusione è restituita alla trasparenza, allora il cielo diventa indifferente alla terra.
Poiché il cielo si rallegra più del pentimento di un peccatore che di cento giusti che non hanno mai peccato, cerchiamo di rallegrare il cielo. Saremo ricompensati ad usura.
Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
L'inaccessibile aggiunto all'impenetrabile, l'impenetrabile aggiunto all'inspiegabile, ecco che cos'è il cielo.
Le donne non sono la metà del cielo. Sono quasi tutto il cielo.
Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.
Il vero servo di Dio non ha altra patria che il cielo.
Non c'è dolore in terra che il Cielo non possa guarire.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!