Luce rossa all'albergo Siviglia rosso neon gelato come una serpe strappato alle stagioni.— Bartolo Cattafi
Luce rossa all'albergo Siviglia rosso neon gelato come una serpe strappato alle stagioni.
C'è a sinistra un'etica e un'estetica della sconfitta e della bella morte, ti infilzano ma con la bandiera rossa che ti cade addosso come un sublime sipario: che palle!
Ci sono donne, star, che hanno raggiunto il gotha del cinema mondiale, multimilionarie... Be', continuano a fare mossette sul tappeto rosso per mostrare le chiappe. Modello "bona fatale". Sono i-m-b-a-r-a-z-z-a-n-t-i. Non voglio fare la bacchettona, ma insomma...
Fuggirà il lupo domani verso i tetri panni della paura e rosso più che mai rinascerà di primo acchito il corvo per ornare il bastone del capo tribù.
Piedi di formaggio anima caffettiera mani che odiano le stecche da biliardo occhi come graffette preferisco il vino rosso.
Quando un uomo nudo rincorre una donna in un vicolo con un coltello in mano e con l'affare di fuori... non credo voglia raccogliere fondi per la croce rossa.
"Ancora qui!" urlò al vecchio Re Rosso. "Ancora qui, vecchio ciucciacazzi, che ti sia gradito!"
I Verdi sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro.
Per conquistarsi la patente di moralista, vent'anni fa, bisognava essere dei notevoli rompicoglioni. Oggi basta dire "non si passa con il rosso" e già sei considerato tale.
Con addosso solo le mutandine da bagno, scalzo, con i capelli scarmigliati, nel buio rosso fuoco, sorseggiando vino, sputando, saltando, correndo... così si vive.
La Guida Rossa con mancanza di stile, al reato di lesa maestà ha risposto con il taglio della testa. Mi dispiace per i miei collaboratori che lavorano in un ristorante inesistente.