Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.— Benito Mussolini
Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.
Chi osa vince!
Chi si ferma è perduto.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
La pace, per essere sicura, deve essere armata.
La grande Roma deve essere quella d'un tempo: il centro della cultura mondiale, e il Vaticano sarà il ghetto del cattolicesimo.
Non c'è alternativa alla lotta di classe.
Primo nel banchetto, ultimo nella rissa.
L'amore non dura se togli ogni lotta.
Altolà, fermi tutti, siam pirati ammazzatutti! Se ci falcia una cannonata all'inferno farem l'adunata!
L'arte di vivere assomiglia più alla lotta che alla danza.
Non voglio combattere nessuno con nessuna arma; io non devo combattere per i miei diritti, i miei diritti devono venire da me.
L'arte di vivere dipende dalla capacità di combattere la nostra impotenza.
Sono più quelli che muoiono nella fuga che non quelli che muoiono combattendo.
Ma questo è il mio consiglio, amici miei, diffidate tutti quelli in cui l'impulso di punire è potente.
Al giorno d'oggi nessuno combatte veramente contro un altro. Oggi i gruppi dirigenti fanno innanzitutto guerra ai propri sottoposti, e il fine della guerra non è quello di conseguire o impedire conquiste territoriali, ma di mantenere intatta la struttura della società.