Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.— Benito Mussolini
Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.
Quella che chiamano la mia "dittatura" è basata su molto entusiasmo popolare.
La disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso.
È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.
Solo dall'armonia costituita dai tre principi: capitale, tecnica, lavoro vengono le sorgenti della fortuna.
Il Vaticano odierno è identico al Vaticano del secolo XVI. È il covo dell'intolleranza e di una banda di rapinatori.
Un diretto destro ha scagliato nel suo ex letto il nostro ex paziente. Gli mancava la traumatologia.
Ci sono momenti in cui dentro di me lottano due personalità, Johnny è quella buona, Cash quella che combina guai.
Ho perduto la donna che ho amato senza lottare, senza credere in me e in lei. Poco importa quello che ho imparato dopo, non conta quanto io sia cambiato, allora commisi questo delitto, il delitto di lasciarla sola.
L'amore non dura se togli ogni lotta.
Uno dei modi per combattere la mafia è smitizzarla, metterla alla berlina.
Voglio la pace e sono disposto a combattere per averla.
Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
A volte mi sembra di lottare per una vita che non avrò tempo di vivere.
Meglio aver combattuto e aver perso, che non avere neanche combattuto.