Chi vuol governare, deve imparare a dire "no".— Benito Mussolini
Chi vuol governare, deve imparare a dire "no".
Pochi sono coloro eroi o santi che sacrificano il proprio io sull'altare dello Stato. Tutti gli altri sono in stato di rivolta potenziale contro lo Stato.
È questa un altra giornata di decisioni solenni nella storia d'Italia e di memorabili eventi, destinati ad imprimere un nuovo corso nella storia dei continenti.
Il Vaticano odierno è identico al Vaticano del secolo XVI. È il covo dell'intolleranza e di una banda di rapinatori.
Meglio lottare insieme che morire da soli.
Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa!
So che i media amano personalizzare i dibattiti politici e so che il governo mi demonizzerà.
La carestia, la peste e la guerra sono i tre più famosi ingredienti di questo basso mondo... Ma la guerra, che riunisce tutti questi doni, ci viene dall'inventiva di tre o quattrocento persone sparse sulla superficie del globo sotto il nome di principi o di governanti.
Nessun governo può essere saldo a lungo senza una formidabile opposizione.
Una società di pecore è destinata nel tempo a dare origine ad un governo di lupi.
Credo che abbiamo più meccanismi di governo di quanto sia necessario, troppi parassiti che vivono sul lavoro delle persone operose.
Tutti i governi, che lo vogliano o no, sono «funzionari» del capitale e strumenti della piccola internazionale dei nuovi padroni del mondo.
Un governo di leggi senza uomini è visionario quanto un governo di uomini senza leggi.
Governo significa diritto di fare la legge e d'imporla a tutti colla forza: senza gendarmi non v'è governo.
Io credo che ogni governo sia un male, e che cercare di migliorarlo è per lo più uno spreco di tempo.
La base del nostro sistema politico è il diritto della gente di fare e di cambiare la costituzione del loro governo.