Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.— Mauro Corona
Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.
Lassù si erano liberati dal desiderio di felicità e perfino dalla speranza, perciò vivevano in pace e tranquilli, avevano cioè trovato la felicità. Ma loro non lo sapevano e campavano così.
Vedeva i loro volti scolpiti con l'accetta, rifiniti a pennato, tostati dal sole, forti di fatiche, segnati da lavori pesanti. Erano uomini sereni. Forse anche in pace.
I bravacci e gli spacconi, quelli che tracannano alcolici a garganella e fumano una sigaretta dopo l'altra, o si drogano, sono di gran lunga più deboli di voi. Sono fragili, insicuri, spaventati, per questo si comportano in tal modo.
Oltre a invecchiare il corpo, il tempo indurisce l'anima.
Sottrazioni, e assenze, non lasciano scampo, segnano la vita, tracciano il sentiero, decidono il destino, indicano il futuro.
Questo governo ha cercato di por fine a quella corsa pazza per cui ognuno si eleva a ministro e predicatore.
I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, ma sono i governi che devono aver paura dei propri popoli.
L'essenza di un governo libero consiste in un controllo efficace delle rivalità.
Elefante: un topo costruito secondo le indicazioni del governo.
Il governo Renzi offrirà una svolta, avrà ambizione. Investimenti in capitale umano, ricerca: non faremo scelte timide.
Le tasse stanno salendo così rapidamente che il governo rischia di praticare egli stesso dei prezzi fuori dal mercato.
Io vorrei rappresentare un Pd che rimette insieme una sinistra di governo che coltivi l'alternanza e un'idea di democrazia conflittuale e non accordista.
Un po' di governo e un po' di fortuna sono necessari nella vita, ma solo un pazzo ha fiducia nell'uno o nell'altro.
La teoria del governo rivoluzionario è nuova come la rivoluzione che le ha dato vita.
Per governare bisogna saper conoscere gli uomini.