Ad un governo ingiusto nuoce più il martire che non il ribelle.
Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani.
L'ordine non si trova che nella legge, nella legalità: e la sua osservanza deve essere prima nel governo, se si vuole che si estenda fra il popolo.
Non è tanto l'acuto ingegno quanto il fermo carattere a fare la fortuna di un uomo.
Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono la loro rovina; pensano a riformare l'Italia, e per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.
C'è chi, come prezzo del proprio misfatto, ebbe la forca, chi la corona.
È solo l'errore che ha bisogno del sostegno del governo. La verità si regge da sola.
Fare il ministro del lavoro in un paese dove il lavoro non c'è, è come fare il bidello di una scuola a Ferragosto!
Il progresso naturale delle cose è per la libertà di produrre e il governo per guadagnare terreno.
A chi consideri le faccende umane con occhio filosofico, nulla appare più sorprendente di come i molti siano governati dai pochi.
Una società di pecore è destinata nel tempo a dare origine ad un governo di lupi.
La conoscenza governerà per sempre l'ignoranza; e un popolo che intende essere il proprio governante deve armare se stesso con il potere che la conoscenza fornisce.
Credo che col tempo meriteremo che non esistano governi.
Un politico è un uomo che capisce l'arte del governo, e ci vuole un politico per gestire un governo. Un uomo di stato è un politico che è morto da dieci o quindici anni.
La coscienza dell'umanità è suprema su tutti i governi: essi devono esserne interpreti, o non sono legittimi.