Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.
Fermarsi significa retrocedere.
La disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso.
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.
Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.
In un uomo di stato, la cosiddetta cultura è in fin dei conti un lusso inutile.
Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
Un unico pensiero gli martellava in testa, come il battito di un tamburo, come il battito del cuore. Continua a vivere. Continua a vivere. Continua a vivere... Finché la parole si sgranarono in una litania prova di senso.
Noi non facciamo altro che prepararci a vivere, ma non viviamo mai.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente.
L'uomo vuol vivere comodamente e piacevolmente; ma la natura vuole ch'egli esca dallo stato di pigrizia e di inattiva soddisfazione ed affronti lavoro e fatiche per inventare i mezzi onde ingegnosamente liberarsi anche da queste ultime.
La morte degli altri ci aiuta a vivere.
È vissuto bene chi è potuto morire quando ha voluto.
Più che di saper vivere, non è meglio parlare di "saper fingere"?
L'uomo preferisce vivere male cent'anni che bene cinquanta.
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