Arthur Schopenhauer offre una profonda meditazione sul rapporto tra realtà e immaginazione, suggerendo un'analogia metaforica per illustrare l'essenza della nostra esistenza. Secondo lui, la vita quotidiana è come leggere attentamente le pagine di un libro: ogni pagina rappresenta una serie di eventi o esperienze che si accumulano e creano il racconto completo dell'esistenza umana. Dall’altro lato, i sogni sono paragonati a sfogliare quel medesimo volume in modo casuale; ciascun sogno rappresenta un viaggio nel mondo delle possibilità non realizzate o immaginari scenari che ci sfuggono nella realtà quotidiana. In questa prospettiva, Schopenhauer suggerisce una dualità tra la concretezza della vita e l’incanto del fantastico: vivere è seguire il percorso narrativo con attenzione e riflessività mentre sognare offre un viaggio avventuroso attraverso i possibili percorsi che non abbiamo scelto ma che, in qualche modo, alimentano la nostra immaginazione. Questa aforisma invita così al riconoscimento del valore di entrambe le esperienze: il realismo della vita e l’immediatezza dell'immaginario.