L'ordine è qualcosa di artificioso; il naturale è il caos.
Chi si sente condannato alla solitudine può sempre fare qualcosa perché la sua solitudine sia ricca.
Ciò che logora più rapidamente e nel modo peggiore la nostra anima è perdonare senza dimenticare.
Non crollare sotto il peso delle antinomie, questo è il nostro compito nella vita.
La forza del carattere è soltanto debolezza di sentimenti.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale esso possa apparire, pulsa un'antichissima verità.
Gli eufemismi del ragionamento ortodosso (la gente semplice, le classi modeste) esprimono molto bene il concetto essenziale, ovvero la sottomissione all'ordine stabilito.
Gli oggetti inanimati sono classificati scientificamente in tre categorie principali: quelli che non funzionano, quelli che si rompono, e quelli che vengono persi.
È sorprendente vedere come, sia la felicità che il rendimento d'una persona possano aumentare quando si educhi la mente all'ordine, la si abitui a pensare adeguatamente a una cosa al momento giusto, anziché inadeguatamente in qualsiasi momento.
La vera stabilità si ottiene quando l'ordine presunto e il disordine presunto sono bilanciati. Un sistema veramente stabile si aspetta l'inaspettato, è preparato ad essere smantellato, si aspetta di essere trasformato.
L'ordine e gli dei sono morti da quando un solo uomo ha spinto le sue realizzazioni fino al termine della libertà.
Non dare mai un ordine che non può essere obbedito.
La libertà senza ordine e senza disciplina significa dissoluzione e catastrofe.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento; il Progresso per fine.
La pulizia e l'ordine non sono questioni di istinto; sono materia di istruzione, e come molte grandi cose, devi coltivare un gusto per esse.
L'Ordine o lo si ride dal di dentro o lo si bestemmia dal di fuori; o si finge di accettarlo per farlo esplodere, o si finge di rifiutarlo per farlo rifiorire in altre forme; o si è Rabelais o si è Cartesio.