Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
L'Europa non ha forse altri modi d'evitare di essere decomposta dall'influenza americana che attraverso un contatto nuovo, vero, profondo, con l'Oriente.
La verità è una, la giustizia è una. Gli errori e le ingiustizie variano all'infinito.
L'algebra e il denaro sono essenzialmente livellatori; la prima intellettualmente, l'altro effettivamente.
Tutte le tragedie che si possono immaginare si riassumono in una sola e unica tragedia: il trascorrere del tempo.
L'umiltà è soprattutto una qualità dell'attenzione.
Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?
L'obiettivo non è vivere per sempre. L'obiettivo è creare qualcosa che vivrà per sempre.
Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
Se vivere senza cercare ciò che si è rappresenta un accecamento soprannaturale, è ben terribile vivere male credendo in Dio.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Se vivi sulla norma della natura, non sarai mai povero; su quella delle opinioni, non sarai mai ricco.
Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Vivere è come amare: tutte le ragioni sono contro, tutti i sani istinti sono a favore.