I soldati non si espongono alla morte, sono mandati al massacro.— Simone Weil
I soldati non si espongono alla morte, sono mandati al massacro.
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
Il mondo ha bisogno di santi che abbiano genio come una città dove infierisce la peste ha bisogno di medici.
Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinto?
L'amicizia è guardare da lontano e senza accostarsi.
Ogni dolore che non distacca è dolore perduto.
Il soldato che si rifiuta di servire in una guerra ingiusta è applaudito da coloro che non si rifiutano di appoggiare il governo ingiusto che conduce quella stessa guerra.
Ogni soldato ha un occhio sulla schiena.
Non chiedo oro per me, non voglio compensi da voi; non come mercanti di guerra, ma come guerrieri, col ferro non con l'oro decideremo della nostra vita e della vostra.
Il povero soldato fu condannato a morte lontan dalla consorte, vicino al colonnel...
Se un soldato non può che vincere, non è un buon soldato, è un buon macellaio.
Eran trecento: eran giovani e forti: E son morti!
Soldati. Operatori di pace.
Si vede chiaramente dalla guerra in corso che razza di animale sia un soldato. Si lascia utilizzare per instaurare la libertà, per opprimerla, per rovesciare i re, per mantenerli sul trono.
Il destino di noi soldati è quello di uccidere uomini che sono già tutti condannati a morte dalla natura. Non è pazzesco?