Confesso che ho vissuto.— Pablo Neruda
Confesso che ho vissuto.
L'ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, e questo era la mia vita, era questo che l'acqua dei tuoi occhi portava.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.
L'amore è breve, dimenticare è lungo.
Io non so dire quello che hai letto con parole diverse da quelle che ho usato. Quando la spieghi, la poesia diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l'esperienza diretta delle emozioni che può spiegare la poesia ad un animo disposto a comprenderla.
Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
Vivere in modo tale che tu abbia bisogno di desiderare di rivivere, questo è il tuo dovere.
Ci sono uomini che vivono di certezze e non hanno mai dubbi: quelli non vivono, esistono.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere.
Viviamo in un mondo malvagio, e quando un individuo intelligente decide di dedicarsi al crimine, è davvero la cosa peggiore.
Vivere è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.
Il problema non è vivere a lungo. È vivere bene.
Più che di saper vivere, non è meglio parlare di "saper fingere"?
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.