Confesso che ho vissuto.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Io non so dire quello che hai letto con parole diverse da quelle che ho usato. Quando la spieghi, la poesia diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l'esperienza diretta delle emozioni che può spiegare la poesia ad un animo disposto a comprenderla.
Per il mio cuore basta il tuo petto,per la tua libertà bastano le mie ali.Dalla mia bocca arriverà fino al cielo,ciò ch'era addormentato sulla tua anima.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora. È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
La tua bocca era il mio giorno e la mia notte terrestri e la tua pelle la repubblica fondata dai miei baci.
Vivere è diventato un esercizio burocratico.
L'uomo preferisce vivere male cent'anni che bene cinquanta.
La condanna degli esserti mortali, o forse il loro dono, è questo: bisogna vivere senza capire.
Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Chi vive sempre nel calore e nella pienezza del cuore e per così dire nell'aria estiva dell'anima, non può immaginarsi il misterioso rapimento che afferra le nature più invernali, che vengono eccezionalmente toccate dai raggi dell'amore e dal tiepido soffio di un solatio giorno di febbraio.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Chi vive contento di niente possiede ogni cosa.
Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.
Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.