Muoversi, vivere, non pensare!
Conviene a tutti far credere pazzi certuni, per avere la scusa di tenerli chiusi. Sai perché? Perché non si resiste a sentirli parlare.
Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio quieto! Il guaio è per voi che la vivete agiatamente, senza saperla e senza vederla la vostra pazzia.
Ho paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane.
È facile farsi grande di una grandezza latente.
La vita è tutta una bestialità, e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto.
Ciò che si chiama ragione di vivere è allo stesso tempo un'eccellente ragione di morire.
L'uomo che vive più a lungo e quello che vive meno, quando muoiono, perdono la stessa unica cosa.
Vivere senza speranza significa rinunciare a vivere.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
Ieri passò, domani non ha certezza. Vivi tu adunque oggi.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Si vive sempre troppo.
Metà del mondo non sa come vive l'altra metà.
Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente.
Vivere bene è meglio che vivere.