Governare gli italiani non è difficile, ma inutile.
Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.
Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione.
La democrazia è un regime senza re infestato da molti re che sono spesso più esclusivi, tirannici, e distruttivi di uno, se è un tiranno.
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell'umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l'uomo. La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.
Le radici profonde non gelano mai.
In Italia ci sta il mare per nuotare e per pescare, con le spiagge tutte bianche, gli ombrelloni stesi al sole.
L'Italia è un paese: sta all'America, alla Russia, alla Cina, come Enna sta a Roma.
L'antica paura degli italiani: quella di migliorare il peggio.
L'italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.
L'Italia non è una provincia, è la Signora delle altre province.
L'Italia è in assoluto uno dei miei Paesi preferiti. L'ho girata tutta, la adoro, amo la cultura italiana e il cibo. Gli uomini sono pieni di passione e romanticismo.
L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
Gl'italiani vanno al Nord in cerca di soldi; al Sud in cerca dell'anima. All'estero smettono di essere meridionali o settentrionali e diventano solo italiani.
Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
L'italiano non s'organizza: s'arrangia.