L'antica paura degli italiani: quella di migliorare il peggio.
La filosofia non è altro che nomenclatura: dar nomi alle cose che non si capiscono.
L'uomo può far tutto per la sua anima, ma non può fare quasi niente per il suo corpo. Si può salvare da tutto, anche dall'inferno, ma non si può salvare dall'essere un misero, misero animale.
L'uomo comincia a non odiare il suo prossimo soltanto quando tra lui e il suo prossimo può esserci almeno un muro di mezzo.
La castità è il dominio della volontà sull'istinto; sul più forte degli istinti umani, dopo quelli di rubare e di dire menzogne.
Il pane offerto è un debito per un uomo e un'elemosina per un pelandrone.
L'Italia è un Paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di se stesso.
Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani.
La vera bandiera italiana non è il tricolore, ma il sesso, il sesso maschile.
Sangue non ce ne sarà: l'Italia è allergica al dramma, e per essa nessuno è più disposto ad uccidere e tanto meno a morire.
In Italia il successo non è proporzionale alla qualità. Un tronista risulta più popolare di un attore che fa il suo mestiere da trent'anni. Questa è conosciuta come fenomenologia, di cui il nostro Paese è ghiotto.
In Italia, tutti sono estremisti per prudenza.
L'Italia: una basilica che diventa una casa popolare.
L'Italia è una speranza storica che si va facendo realtà.
I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Di radicale in Italia c'è solo il conformismo.