Chi è casta? Colei, di cui le voci si guardano dal calunniare.— Biante
Chi è casta? Colei, di cui le voci si guardano dal calunniare.
Cos'è invece proprio dello sciocco? Voler nuocere, e non poterlo fare.
Il più disgraziato degli uomini è colui che non sa sopportar la disgrazia.
Procurate, mentre siete giovani, di acquistare della sapienza; sarà questa l'unica vostra consolazione nella vecchiaia: voi non potete fare un migliore acquisto e questa è l'unica cosa il cui possesso sia certo, e che nessuno potrà rapirvi.
Bisogna amare come se si dovesse odiare o odiare come se si dovesse amare.
Cos'è proprio del sapiente? quando può nuocere, non volerlo.
Castità: il piacere di non godere.
A chi la castità riesce difficile, deve essere sconsigliata: affinché non diventi la strada verso l'inferno, cioè lordura e fregola dell'anima.
La castità è in alcuni una virtù, ma in molti sfiora il vizio. Certo, costoro sono astinenti: ma la cagna sensualità guarda con invidia da tutto quanto essi fanno. Fin sulle vette della loro virtù e fin nella fredda interiorità dello spirito, li segue la bestia con la sua insoddisfazione.
La castità è una ricchezza che viene da abbondanza d'amore, non da mancanza di esso.
Quando una donna è veramente casta, è anche incorruttibile; crederò meno facilmente ai cedimenti morali di donne angeliche.
La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante il concetto di "impuro" è il vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.
Se nella Chiesa la vita di castità, nell'imitazione di Gesù, ma anche di Maria, diviene un dono di grazia, ciò resta oltre ogni dubbio legato con i dolori propri di una gravidanza.
Colei sola è casta la quale non fu mai da alcuno pregata, o se pregò, non fu esaudita.
La castità per una donna è fatta, come una cipolla, di involucri sovrapposti.