La grandezza dell'uomo sta in questo: che ha coscienza della propria miseria.
La nostra natura consiste nel movimento, la calma completa è la morte.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l'anima sia materiale.
Non è nello spazio che devo cercare la mia dignità, ma nell'ordine dei miei pensieri. Non avrei alcuna superiorità possedendo terre. Nello spazio, l'universo mi comprende e m'inghiotte come un punto; nel pensiero, io lo comprendo.
La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un'immagine.
È molto più bello sapere qualcosa di tutto, che tutto di una cosa.
La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta.
Una volta che crediamo in noi stessi, possiamo rischiare curiosità, meraviglia, delizia spontanea, o qualsiasi esperienza che rivela lo spirito umano.
L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero.
La questione è nella vita, unicamente nella vita, nella scoperta della vita, sconfinata ed eterna, e non certo nella scoperta di nuove terre.
Il guaio di un libro è che scopri cosa contiene solo quando è troppo tardi.
Se dai per ottenere qualcosa, non stai dando davvero, stai solo barattando. Dare non significa mai prendere, perché tu hai e non sei consapevole di quanto hai fino a quando non dai.
Ero solito alzarmi alle quattro di mattina ed iniziare a starnutire, a volte per cinque ore. Ho cercato di scoprire che tipo di allergia avessi e sono finalmente arrivato alla conclusione che dev'essere un'allergia alla consapevolezza.
Il vero cammino inizia quando senti: È a portata della mia mano.
La vita, senza il pensier della morte, senza, cioè, religione, senza quello che ci distingue dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico.
La paura e le bugie intensificano la consapevolezza.