La grandezza dell'uomo sta in questo: che ha coscienza della propria miseria.— Blaise Pascal
La grandezza dell'uomo sta in questo: che ha coscienza della propria miseria.
Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione.
Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
L'infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.
La ragione non conosce le ragioni del cuore.
La nostra immaginazione ingrandisce così tanto il tempo presente, che facciamo dell'eternità un niente, e del niente un'eternità.
Non ho mai preso droghe allucinogene perché non ho mai voluto che la mia consapevolezza si espandesse di una virgola non necessaria.
Senza sapere che cosa io sono e perché sono qui, la vita è impossibile.
La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.
L'arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
Il folle pensa di essere saggio, ma il saggio sa che egli stesso è un folle.
I passi devono essere eseguiti non come esercizio, ma come un modo di riconoscere il potere.
I soggetti che ricevono un feedback prestativo e che possono monitorare i propri progressi, si divertono maggiormente e sono motivati a impegnarsi di più.
Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova.
Possedere capacità politica, significa avere coscienza di se stesso come membro della comunità, proclamare l'idea che deriva da questa coscienza, e perseguirne la realizzazione. Chiunque riunisca queste tre condizioni è politicamente capace.
Le star internazionali sono fantastiche: sono gli attori migliori al mondo e solo in pochi se ne rendono conto.