Volete che si pensi bene di voi? Non lodatevi.
L'io è odioso.
Corriamo spensieratamente verso l'abisso, non prima di aver messo qualcosa tra noi e lui per impedirci di vederlo.
Noi non ci sosteniamo nella virtù con le nostre forze, ma per il contrappeso dei due vizi opposti, così come restiamo in piedi tra due venti contrari. Togliete uno di questi vizi, cadiamo nell'altro.
Noi non cerchiamo mai le cose, ma la ricerca delle cose, non viviamo mai nel presente, ma in attesa del futuro.
Nelle città in cui siamo di passaggio non ci preoccupiamo della stima degli altri. Ma se ci dobbiamo abitare per un po' di tempo allora ci preoccupiamo. Quanto tempo? Un tempo proporzionato alla nostra vana e fragile esistenza.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Le lodi date a noi, hanno forza di rendere stimabili al nostro giudizio materie e facoltà da noi prima vilipese, ogni volta che ci avvenga di essere lodati in alcuna di così fatte.
Il rifiuto delle lodi è un desiderio di essere lodato due volte.
Non lodare un indegno solo per la sua ricchezza.
Piacere ai prìncipi non è per gli uomini piccola lode.
Tutti gli uomini desiderano essere lodati.
Qualsiasi uomo può essere lodato, e a ragione. Anche soltanto stando in piedi su due gambe fa qualcosa che una mucca non sa fare.
La lode arriva solo dopo che la fatica le ha aperto la strada.
Cerca di essere lodato da vivo e considerato beato una volta morto.