L'uomo di poco sapere invecchia come un bove. Crescono le sue carni, ma non cresce la saggezza.— Buddha
L'uomo di poco sapere invecchia come un bove. Crescono le sue carni, ma non cresce la saggezza.
La dottrina è come una zattera che vi serva ad attraversare un fiume. Quando siete giunti sulla sponda opposta, lasciatela andare.
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
Un'unica cosa insegno: la sofferenza e la distruzione della sofferenza.
Non è saggio un uomo perché parla molto: ma quando è paziente, pacifico, intrepido, allora lo si chiama saggio.
È più importante impedire ad un animale di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell'universo pregando in compagnia dei sacerdoti.
Quello che si sa ha un doppio valore se al tempo stesso si confessa di non sapere quello che non si sa.
Noi crediamo di sapere qualcosa delle cose stesse, quando parliamo di alberi, colori, neve e fiori e tuttavia non disponiamo che di metafore delle cose, che non esprimono in nessun modo le essenze originarie.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.
Il diletto è dalla parte di quelli che sanno a metà.
Quel che insegna Google è che c'è oggi una parte enorme di umani per la quale, ogni giorno, il sapere che conta è quello in grado di entrare in sequenza con tutti gli altri saperi.
Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in dieci secondi, allora non vale la pena di saperla.
Insopportabile una vita di cui si sa troppo.
Nessuno sa abbastanza, ed abbastanza presto.