I deboli non cedono mai il passo quando dovrebbero farlo.— Cardinale di Retz
I deboli non cedono mai il passo quando dovrebbero farlo.
A un ministro si addice meno dire delle sciocchezze che farne.
Ci si lascia imbrogliare più spesso per troppa diffidenza che per troppa fiducia.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.
Non v'è cosa al mondo per la quale non venga un momento decisivo, e il capolavoro della buona condotta è riconoscere e cogliere quel momento.
Vile, tu uccidi un uomo morto.
Le oligarchie politiche sono diventate insopportabili perché i leader sono peggiorati.
Non posso certo sottrarmi in alcun modo ai difetti e alle debolezze inerenti per necessità alla mia natura come a ciascun'altra: ma non li accrescerò con indegni compromessi.
Nello sviluppo di ogni sottile forza morale vi è uno stadio primitivo nel quale essa indebolisce l'anima di cui sarà forse un giorno la piú audace esperienza.
Oggi c'è più ricchezza ma meno forza; nessuna idea sa unire i cuori: tutto è rilasciato, rammollito, sfatto. Tutti noi, tutti noi siamo sfatti!
Un nemico rappresenta sempre il nostro lato debole. Può essere la paura del dolore fisico ma anche la sensazione prematura della vittoria, oppure il desidero di abbandonare il combattimento pensando che non ne valga la pena.
Chi può calcolare quanto perde il mondo con la moltitudine di intelletti promettenti ma uniti a caratteri deboli che non osano sviluppare alcuna linea di pensiero audace, vigorosa, indipendente, per timore di ritrovarsi con qualcosa che potrebbe venire considerato irreligioso o immorale?
L'uomo forte soffre senza lagnarsi, l'uomo debole si lagna senza soffrire.
Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Quindi siate scaltri come serpenti e innocenti come colombe.
Non si è degni di avere ciò che ci si lascia prendere per debolezza; non se ne è degni perché non se ne è capaci.