I deboli non cedono mai il passo quando dovrebbero farlo.— Cardinale di Retz
I deboli non cedono mai il passo quando dovrebbero farlo.
Nei partiti riesce più difficile vivere con quelli che ne fanno parte, che agire contro quelli che vi sono avversi.
Non v'è cosa al mondo per la quale non venga un momento decisivo, e il capolavoro della buona condotta è riconoscere e cogliere quel momento.
A un ministro si addice meno dire delle sciocchezze che farne.
Bisogna cambiare spesso opinione per restare del proprio partito.
La violenza ha le proprie radici nella debolezza.
Ogni uomo paga la sua grandezza con molte piccolezze, la sua vittoria con molte sconfitte, la sua ricchezza con molti fallimenti.
Non ci può essere vulnerabilità senza rischio; non ci può essere comunità senza vulnerabilità; non ci può essere pace, e infine neanche la vita senza la comunità.
Il razzismo approfitta delle faglie e delle brecce per infiltrarsi e stabilirsi nella mentalità e ciò può avvenire sia per difesa, sia per coprire una fragilità di ragionamento e di percezione.
Il male è attratto dai più poveri e dai più deboli. Quando Dio colpisce, colpisce il più debole.
Due debolezze che si sostengono una contro l'altra creano una forza. Ecco perché una metà del mondo, sostenendo l'altra metà, la rafforza.
Il debole dubita prima di prendere una decisione; il forte dopo averla presa.
La solidarietà è la forza dei deboli. La solitudine è la debolezza dei forti.
La società è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalle nostre debolezze.
L'amore non ti rendeva più debole: ti rendeva più forte di chiunque io avessi mai conosciuto.