Bisogna cambiare spesso opinione per restare del proprio partito.— Cardinale di Retz
Bisogna cambiare spesso opinione per restare del proprio partito.
A un ministro si addice meno dire delle sciocchezze che farne.
Non v'è cosa al mondo per la quale non venga un momento decisivo, e il capolavoro della buona condotta è riconoscere e cogliere quel momento.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.
Nei partiti riesce più difficile vivere con quelli che ne fanno parte, che agire contro quelli che vi sono avversi.
Tutte le nostre preoccupazioni, afflizioni, rodimenti, dispiaceri, paure, fatiche, eccetera, riguardano forse nella maggior parte dei casi soltanto l'opinione altrui.
Quelli che approvano un'opinione privata la chiamano opinione; ma quelli che la disapprovano la chiamano eresia; eppure eresia non significa altro che opinione privata.
La tolleranza delle opinioni, se è veramente piena, consiste nel non esercitare pressioni su nessun tipo di opinione finché non provoca un'azione criminale.
Avere delle opinioni significa essersi venduti a se stessi. Non avere opinioni significa esistere. Avere tutte le opinioni significa essere poeti.
Un'opinione può avere origini emotive, mistiche o razionali. L'origine razionale è la più rara.
Le persone non sembrano rendersi conto che dalle loro opinioni sul mondo si deduce il loro carattere.
Io non sono sempre delle mie opinioni, né appartengo sempre alla mia scuola.
È una pura illusione pretendere che un'opinione che si tramanda di secolo in secolo e di generazione in generazione non possa essere mai del tutto falsa.
Spesso contraddiciamo un'opinione, mentre propriamente ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa.
Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.