Il vero capo è sempre guidato.
L'inconscio non è soltanto male, ma è anche la sorgente del bene più alto; non è solo buio ma anche luce, non solo bestiale, semi-umano, demoniaco, ma sovrumano, spirituale e, nel senso classico del termine, "divino".
Nell'estroverso la vita è regolata in primo luogo dalla relazione con gli uomini. Egli potrebbe per un semplice capriccio gettar via la fidanzata e con lei sé stesso, mentre l'introverso si danneggia soprattutto se manda a rotoli la sua relazione con l'anima, cioè con l'oggetto interiore.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
L'uomo deve essere se stesso al fine di essere il migliore servitore di tutti.
Il serpente rappresenta la libido che si introverte. Attraverso l'introversione si viene fecondati da Dio, ispirati, ri-procreati e rigenerati.
Chi si accinge a diventare un buon capo, deve prima essere stato sotto un capo.
Dover dominare gli altri significa avere bisogno degli altri. Il capo è un dipendente.