La libertà dalla superstizione è una condizione necessaria ma non sufficiente per la crescita della scienza. Si deve avere anche l'idea di interrogare la natura, di compiere osservazioni ed esperimenti.
Un grammo di osservazione non vale una tonnellata di teoria?
Ci sono enormi bilanci pubblicitari solo quando non c'è nessuna differenza tra i prodotti. Se i prodotti fossero davvero diversi, la gente comprerebbe quello migliore.
Ci piaccia o no, siamo legati alla scienza. Dobbiamo dunque cercare di cavarne il meglio. Quando finalmente veniamo a patti con essa e ne riconosciamo pienamente la bellezza e il potere, troviamo di aver fatto un baratto decisamente a nostro favore.
Avere una mente aperta è una virtù, ma, come disse una volta l'ingegnere spaziale James Oberg, essa non deve essere tanto aperta da lasciarne uscire il cervello.
Preferisco una scimmia che mi diverte a uno scienziato che mi annoia.
Se lo scientismo è qualcosa, esso è la fede cieca e dogmatica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico.
La vera scienza soprattutto insegna a dubitare e ad essere ignoranti.
Se gli scienziati spaziali sono così intelligenti, perché contano sempre all'indietro?
È l'amore e soltanto l'amore per il Creato la sorgente da cui nascono le grandi scoperte scientifiche.
Un vero scienziato non crea caste. Sono gli scienziati falliti che, arrivati per vie traverse in qualche stanza dove si esercita il potere, non scientifico ma politico, lo usano a fini di nepotismo. Accade per esempio in strutture accademiche che di scientifico hanno poco o niente.
Una veloce scorsa alla storia della scienza mostra che quasi tutte le idee nuove che sono poi state provate sembravano follie quando sono state proposte per la prima volta.
Tutta la nostra conoscenza rimane fallibile, congetturale. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.
Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente che a qualsiasi altro talento.
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