Carlo Cassola descrive la felicità in modo evocativo e intimo, enfatizzando l'impatto emotivo che questa esperienza può avere sul cuore. La sua definizione della felicità come una 'specie di spasmo dell'anima' sottolinea non solo il suo carattere acuto ed estremo ma anche la profondità e intensità delle emozioni coinvolte. Questo aforisma invita a riflettere sulla natura complessa della felicità, che va oltre un semplice stato di benessere superficiale per toccare le fibre più intime dell'esperienza umana.