Il nevrotico crede di poter star bene una volta guarito. In ciò consiste la sua nevrosi.— Carlo Gragnani
Il nevrotico crede di poter star bene una volta guarito. In ciò consiste la sua nevrosi.
Nell'arco della vita l'attività sessuale si svolge a forma di cerchio. Comincia dove finisce, con le carezze.
Il pessimista è uno che si è informato.
In ogni amicizia c'è un segreto comune ignorato.
Malessere o non essere? Questo è il problema.
Le lettere d'amore si nutrono di lontananza.
Il nevrotico si isola dalla realtà perché la trova nel suo insieme o in una sua parte insopportabile.
I nevrotici pensano al passato con risentimento, e al futuro con timore; il presente, semplicemente, non esiste.
Ogni dispiacere nevrotico ha questa natura: è un piacere che non può essere avvertito come tale.
Le nevrosi che causano le "regressioni" più terribili e incurabili sono dovute proprio a questo sentimento primo, di non essere accolti nel mondo con amore.
Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni.
Tutte le vere aspirazioni e tutte le tendenze del nervoso sottostanno alla dittatura della sua politica di prestigio, si aggrappano a qualsiasi pretesto per non risolvere i suoi veri problemi, e si rivoltano automaticamente contro lo sviluppo del senso sociale.
La nevrosi è caratterizzata dal porre la realtà psichica al di sopra della realtà effettiva, di reagire a pensieri con la stessa serietà con cui gli uomini normali reagiscono soltanto di fronte alla realtà.
La nevrosi moderna è cominciata con le scoperte di Copernico.