L'unica e vera misura dei delitti è il danno fatto alla nazione.
La parola diritto non è contradittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero.
Le nazioni allora più pensono a perfezionarsi ne' loro stabilimenti e mandano uno splendore più luminoso quando son più corrotte.
Il coraggio de' selvaggi è piuttosto nel sentimento delle proprie forze, ne' muscoli, ma non è coraggioso nell'opinione; onde uno coraggioso di opinione doma facilmente i selvaggi.
Le cause fisiche più possono a cangiar che le cause morali. Le morali si mettono facilmente in equilibrio.
La morale è stata composta dei sentimenti primitivi forti ed utili che potevano sussistere nei stati di società meno affinata e stretta, dopo si è aggiustata come si può colle modificazioni allo stato peggiore.
Spesso, il delitto più banale è il più incomprensibile proprio perché non presenta aspetti insoliti o particolari, da cui si possano trarre delle deduzioni.
Il delitto coronato da successo prende il nome di virtù.
Un delitto non dovrebbe andare impunito perché altrimenti tutte le fondamenta morali crollerebbero e soltanto il caos regnerebbe.
I delitti che presentano aspetti mai interamente chiariti (e che mai lo saranno) sono quelli più intensi, dal punto di vista narrativo.
Quando si premedita freddamente un delitto, si premeditano freddamente anche i sistemi per celarlo.
Il piú sicuro ma piú difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione.
I piccoli delitti vengono puniti, quelli grandi portati in trionfo.
Quanti delitti commessi semplicemente perché i loro autori non potevano sopportare di aver torto.
Il prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri.
Uno dei più gran freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l'infallibilità di esse.