La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.
Quasi tutti sono nati geni e sepolti idioti.
Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
C'è solo un giudice ultimo della scrittura ed è lo scrittore. Quando diventa preda di critici, redattori, editori e lettori è finito. E naturalmente quando diventa preda della fama e della gloria potete buttarlo a mare insieme agli stronzi.
Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.
La coerenza è degli sciocchi.
Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è suo dovere.
Noi viviamo nell'epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida.
La stupidità insiste sempre.
Ci sono tante diverse specie di stupidità, e il senno non ne è la peggiore.
Senza l'enorme forza della stupidità, la storia non potrebbe avanzare, anzi nemmeno durare. Stupidità è l'essenza segreta del Tempo, il suo sortilegio, la sua ipnosi.
Non esiste altro peccato che la stupidità.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.
Gli esami sono terribili anche per i meglio preparati, perché il più stupido fra gli stupidi può fare domande a cui il più saggio fra gli uomini non è in grado di rispondere.
Non dimentichiamo che i cosiddetti attributi, se da un lato vengono usati a designare vigore e potenza, dall'altro sono sinonimo di stupidità: una molteplicità di significati che ci porta nell'indifferenziato, là dove la parola non è ancora stata affilata per interpretare il mondo.
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