Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono.— Charles Bukowski
Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono.
La cultura è un elemento stabilizzante, non c'è niente di meglio di un museo, di un'opera di Verdi o di un poeta con tanto di riconoscimenti ufficiali per ricacciare il progresso indietro.
L'uomo è la fogna dell'universo.
L'anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
Detesto i prati perché tutti li hanno, come tutti ascoltano un certo tipo di musica. La gente ha i prati davanti alle case perché non ha nient'altro da fare. Non so in Europa, ma qui tutti hanno un prato. E quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri si diventa tutti gli altri.
L'amore è un cane che viene dall'inferno.
Scrittore. Spettatore di se stesso. Spesso, l'unico spettatore.
Per istruirsi uno scrittore dovrebbe più vivere che leggere. Per divertirsi uno scrittore dovrebbe più scrivere che leggere. Allora possono nascere quei libri che il pubblico legge per istruirsi e divertirsi.
Gli scrittori sono come i denti, si dividono in incisivi e molari.
Per uno scrittore lo scrivere è un verificare e rendere concreta la vita drammatica che trascorre.
Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere molto e scrivere molto.
Quando uno scrittore parla a proprio nome dice ciò che pensa e in cui crede, afferma che la vita è un bene di cui ringraziare Dio o un male da deprecare; in ogni caso, condivide e sottoscrive la sua pagina.
La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.
Nell'intimità della lettura il grande scrittore non sembra limitarci, ma completarci.
Gli scrittori creativi sono più grandi delle cause che rappresentano.
Lo scrittore deve darsi intero, soltanto a traiettoria conclusa si potrà giudicare in che punto di essa si è messo meglio a fuoco.