Un buon scrittore non precisa mai.— Ennio Flaiano
Un buon scrittore non precisa mai.
Che ne sanno i giovani di amore e di fare all'amore. Ne parlano tanto nelle loro canzoni, si baciano, fanno anche l'amore, ma che capiscono?
L'evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
L'amore comincia quando ci accorgiamo di avere sbagliato ancora una volta.
Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.
Vi sono due tipi di scrittori: coloro che scrivono per amore della cosa, e coloro che scrivono per scrivere. I primi hanno avuto idee oppure esperienze che sembrano loro degne di essere comunicate; i secondi hanno bisogno di denaro e perciò scrivono per denaro. Essi pensano al fine di scrivere.
Lo scrittore è colui che dà importanza alle inezie.
Pochi autori di questo secolo insegnano come Musil che l'unica dimensione dello scrittore è quella della verità.
Le opere che uno scrittore fa con piacere sono spesso le migliori, come i figli dell'amore sono i più belli.
Il compito dello scrittore non è di esaltare il poco di bello che c'è: è di cercare il male, il brutto, e poi di denunciarlo. Il compito dell'uomo non è accontentarsi: è ribellarsi. Solo attraverso la ribellione si può cercare la verità.
Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l'umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
Com'è intelligente quello scrittore quando dice ciò che io ho pensato per tutta la vita.
In generale, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio.