In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.
Uccidersi era una buona soluzione nelle epoche in cui il suicidio era rispettato in quanto protesta o ammissione di sconfitta. Oggi non significa niente. Ci si ammazza per disturbi nervosi o per difficoltà finanziarie.
Tutto il Vangelo è basato sul calcolo delle probabilità! Chi ha fame sarà sfamato, gli ultimi saranno i primi, eccetera.
La religione è finita. Non c'è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
Sono offeso da come va il mondo dalla volgarità delle masse.
"E vissero sempre infelici e scontenti." Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole.
Un'agenzia di pubblicità è per l'85 per cento confusione e per il 15 per cento commissione.
La confusione crea posti di lavoro.
Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
Il mio epitaffio potrebbe essere quel passaggio di Sade: mi ostino a vivere perché "Anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi".
Lo scopo della legge è di fare ordine nella confusione della vita umana, garantendole possibilità di tutelarsi, mezzi, e persino dignità.
La vittoria sarà di coloro che avranno saputo provocare il disordine senza amarlo.
Procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L'ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto.
E' l'Ordine a essere una momentanea mancanza del Disordine, in un mondo in cui quest'ultimo cresce in maniera misurabile e inesorabile attraverso l'entropia.
Dico le parolacce quando mi provocano e sono il disordine fatto donna.
Se l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la delizia dell'immaginazione.