La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.— John Steinbeck
La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.
L'essenza più preziosa è la solitudine della mente di un uomo.
È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina, dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra.
Il potere non corrompe. La paura corrompe, forse la paura di perderlo.
C'è una cosa che in prigione s'impara: mai pensare al momento della liberazione, altrimenti c'è da spaccarsi la testa nel muro. Pensare all'oggi, al domani, tutt'al più alla partita di calcio del sabato; ma mai più in là. Prendere il giorno come viene.
Di tutti gli animali della creazione l'uomo è l'unico che beve senza avere sete, mangia senza avere fame e parla senza avere nulla da dire.
Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
Scrittore: razza di intellettuali con pubblico limitato e presunzione infinita.
Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.
Uno scrittore che parla dei propri libri è quasi insopportabile quanto una madre che parla dei propri figli.
Lo scrittore deve insegnare a se stesso che la cosa più vile è aver paura.
Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo.
Ci sono due specie di scrittori. Quelli che lo sono, e quelli che non lo sono. Nei primi forma e contenuto stanno insieme come anima e corpo, negli altri forma e contenuto vanno insieme come corpo e vestito.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Si dovrebbe considerare uno scrittore come un malfattore, che solo in rarissimi casi merita l'assoluzione o la grazia: questo sarebbe un rimedio contro il dilagare dei libri.
Pochi autori di questo secolo insegnano come Musil che l'unica dimensione dello scrittore è quella della verità.