La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
L'imitazione è la più sincera delle adulazioni.
L'applauso è lo sprone delle menti forti, il fine e lo scopo di quelle deboli.
Se volete essere conosciuto, e non conoscere, vegetate in un villaggio; se volete conoscere, e non essere conosciuto, vivete in città.
Gli uomini lotteranno per la religione; per essa polemizzeranno, combatteranno, morranno; faranno tutto... meno che viverla.
Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.