Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
Il sesso non è tutto, ma senza il sesso tutto è niente.
Di radicale in Italia c'è solo il conformismo.
L'Italia sta in piedi solo perché non sa da che parte cadere.
Quando una donna ti chiede cosa le sta succedendo vuol dire che è già successo con un altro.
L'italiano comincia a battersi per una causa solo quand'è certo che non sarà perduta.
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.
La calunnia è come la vespa che vi disturba, e contro la quale non si deve fare il minimo movimento a meno che non siate certi di ucciderla: altrimenti quella torna alla carica più incattivita che mai.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.