Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.— Roberto Gervaso
Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
C'è un successo che si fonda sul merito e uno sulla fortuna. Il primo dura di più; il secondo costa di meno.
Ciò che più mi piace in una donna ancora non l'ho capito.
Spesso, la gelosia non è che un presentimento.
A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
La calunnia è come la vespa che vi disturba, e contro la quale non si deve fare il minimo movimento a meno che non siate certi di ucciderla: altrimenti quella torna alla carica più incattivita che mai.
La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.