I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.— Ippolito Nievo
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
L'amore è un'erba spontanea, non una pianta da giardino.
Oh tu sei ancora con me, tu sarai sempre con me; perché la tua morte ebbe affatto la sembianza d'un sublime ridestarsi a vita più alta e serena.
La gioventù è il paradiso della vita: l'allegria è la gioventù eterna dell'animo.
Non desiderando nulla, si possiede tutto.
La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.
Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.