La gioventù è il paradiso della vita: l'allegria è la gioventù eterna dell'animo.— Ippolito Nievo
La gioventù è il paradiso della vita: l'allegria è la gioventù eterna dell'animo.
Sì, morire sorridendo! Ecco non lo scopo, ma la prova che la vita non fu spesa inutilmente, ch'essa non fu un male né per noi né per gli altri.
La coscienza ci assicura, che meglio è la generosità con la miseria, che la dappocaggine con la contentezza.
Non desiderando nulla, si possiede tutto.
Non v'ha orgoglio che superi l'orgoglio degli umili.
Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c'è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.
Il mondo muore di noia, l'impiego del tempo è letteralmente spaventoso. I giovani che si agitano un po' dovunque non se ne rendono forse conto, ma il loro vero problema non è né sociale né economico. A loro non interessa più nulla, ecco il fatto.
La gioventù che sta in casa ha sempre un ingegno fatto in casa.
Tutto ciò che i giovani possono fare per i vecchi è scandalizzarli e tenerli aggiornati.
I giovani di oggi sono davvero terribili. Non hanno il benché minimo rispetto per i capelli tinti.
I giovani vanno convinti con la saggezza non con la forza.
I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.
Essere giovani è non possedere se stessi.
Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un diario ogni anno.
Se la gioventù è un difetto, essa è un difetto di cui ci liberiamo troppo presto.